BEETHOVEN ERA ROCK
- di Alessandra Giorda
- 28 gen 2016
- Tempo di lettura: 5 min

VENERDI' 29 GENNAIO ORE 21 IMPERDIBILE CONCERTO DI CARMEN CONSOLI AL TEATRO PONCHIELLI DI CREMONA
Oggi, appena atterrata all'aeroporto di Torino Caselle ,con la simpatia e la notevole cultura che la contraddistingue , Carmen Cosoli ha rilasciato l'intervista sottostante .
L'artista catanese vanta una serie di primati notevoli di forte spessore, tra i quali rammento che è stata la prima artista italiana a calcare il Palco dello Stadio Olimpico di Roma, l'unica donna italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell'anniversario della scomparsa di Bob Marley. Prima donna nella storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco . Premio Amnesty Italia ed è stata insignita nel 2012 con l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Tre sold out di fila a New York, esibendosi come headliner a Central Park e diverse tournèe nelle maggiori capitali d'Europa e del Nord America la coscacrano una vera artista di successo , amata e apprezzata per il suo talento.
Le sue canzoni sono particolari, è una cantautrice strepitosa, bassista, chitarrista e contralto. Nell'intervista si racconta tra pubblico e privato con grande classe e stile alla vigilia del concerto di domani sera al Ponchielli di Cremona in uno show imperdibile.
D: Come nasce il titolo dell'Album, Disco D'Oro, " L'attitudine di tornare" ?
R: E' l'attitudine di ogni buon terrone riuscire a farsi cambiare e tornare nei luoghi propri, quelli dove ci sono le tue radici, i luoghi dell'infanzia. Saper assaporare le stesse cose che hai lasciato , ma con occhi nuovi e con cambiamenti forti. E' un'abitudine che arricchisce e che aiuta a rielaborare le cose che sembrano scontate , ma non lo sono e riusciamo così a vedere quelle sfumature alle quali prima non davamo peso.
D: Carmen, racconta un episodio che tu davi per scontato , ma che così non è era?
R: Mi occupo di case vacanza, l'Azienda di famiglia, sono popolare come cantante, in realtà il mio lavoro è quello appena citato. Mi occupavo di chek-in e chek-out e lavorando con una clientela straniera davo per scontato che i clienti non mi riconoscessero. Al momento dell'arrivo, i nuovi ospiti mi guardavano più volte. Non osavano chiedere se fossi Carmen Consoli e per essere sicuri mi chiamavano in continuazione durante il soggiorno per aiuti più assurdi, dal presunto mancato funzionamento di condizionatori ad altro. Era sotto Natale ed avevamo i dipendenti in vacanza. Quindi mia madre ed io ci occupavamo di tutto.
D: I più non sanno di questa tua altra attività: come commenti?
R: Non è un altro lavoro : è l'Azienda di famiglia! Alla morte di mio padre. mia madre ed io ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo continuato il lavoro di una vita.

D: Molti sono stati i riconoscimenti durante la tua brillante carriera. Quale ti ha emozionato maggiormente ?
R: Due sono i riconoscimenti che rimarranno scolpiti nel mio cuore: Amnesty e la Targa Tenco , dove per quest'ultimo sono stata la prima donna da quando esiste il Club Tenco, mai nessuna cantautrice lo aveva vinta prima. Mio padre era un musicista e sarebbe stato fiero di questo Premio dato alla propria figlia: un sogno che voleva si realizzasse e ci sono riuscita.
D: Il tour che stai facendo sta riscuotendo successo : cosa ti aspetti domani sera al Ponchielli di Cremona?
R: Non mi creo aspettative mai ! Spero sempre di dare il meglio di me. Parto dal concetto di "cosa sii aspetta Cremona da me". Senza dubbio il meglio e la mia autenticità. Spero di dare in toto tutto quello che posso .
D: I testi delle tue canzoni non sono mai scontati , ma particolari e profondi. Da dove trai spunto?
R: Non faccio il compitino in classe , ma scrivo quello che mi passa per la testa e scrivo come parlo senza una tecnica particolare.
D: Quando hai capito che ormai eri una cantante "arrivata" ?
R: In realtà non mi sento arrivata a nulla. Non mi adagio mai e non do mai nulla per scontato. Il successo può essere un sostantivo o un participio passato. Come quest'ultimo metterei davanti una prospettiva. Conta quello che ho fatto in quanto è accaduto, ma non devo "vivere sugli allori". Come sostantivo, il successo mi riempie il cuore di gioia , ma si deve confermare per cui anche in questo caso non esiste per sempre. Non si può vivere per il successo, mentre si vive per i propri figli e le proprie idee. Magari domani scrivo delle conzoncine che non piacciono più a nessuno e cosa faccio? Continuo a scrivere per il piacere di farlo, per me e per i pochi che mi seguiranno. Mi auguro di non perdere la capacità di essere felice con la mia musica. Per me è un successo avere anche quattro spettatori, ma buoni.

D: Un commento sul fatto che la musica pop sia musica per giovani mentre classica e lirica per attempati?
R: Anche la musica pop può essere agée. Nella nostra cultura italiana odierna, tutto ciò che richiede tempo è per attempati e per un'elite. Credo la musica classica ci insegna a goderci a lungo le meraviglie della musica. Ci sono delle cose che si possono acquisire nel tempo di un tweet e ci sono quelle dove il tempo è prezioso e non è necessario ridurlo all'osso . E' prezioso il tempo che ci vuole per assaporare nel complesso una cosa, in questo caso la musica. Quando si vede la Norma o qualche altra opera meravigliosa ci si rende conto che quel tempo è valore puro e tracorso nella costruzione di se stessi nei confronti della bellezza. L'arte in generale è un patrimonio enorme . In Italia ci dicono da anni che di cultura non si vive, ma è un concetto errato. Anche la musica jazz ha bisogno di qualche ascolto per essere capita. Evviva la musica classica e tutta la bella musica. Beethoven era rock. Se uno trascrive delle dinamiche armoniche si accorge che sono la base del rock di oggi. Quest'estate aprivo i concerti cantando Casta Diva in un genere diverso, non voglio atteggiarmi a cantante lirica anche se sono un contralto.

D: Siamo nell'era dove tutto si fa correndo?
R: Si certo ! Il concetto espresso nella domanda precedente trova fondamento anche nel cibo. Si preferisce il fast food anzichè lo slow food. Il primo non ti nutre per niente , il secondo ha in sè un concetto profondo di masticazione , di digestione buona se si è masticato bene e lentamente, di vera nutrizione . I cibi devono esssere di un certo tipo , necessita sedersi e prendersi il tempo per mangiare e per gustare. Bisogna godersi il cibo. Così come la musica che è nutrimento per l'anima.
D: Un messaggio ai tuoi fan?
R: Guidate piano sempre e con attenzione. Imparate a godervi un concerto prima, durante e dopo !
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