ATTESA AL PONCHIELLI DI CREMONA PER "LA SCALA DI SETA"
- Redazionale
- 27 ott 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Stagione d’Opera 2015
Prosegue la Stagione d’Opera con la vivace La Scala di Seta di G.Rossini, di cui il Teatro Ponchielli è capofila per OperaLombardia, in scena venerdi 6 novembre ore 20.30 (replica domenica 8 novembre ore 15.30).
Comunicato Stampa
Commedia di equivoci dal ritmo incalzante, La scala di seta fa del matrimonio clandestino il pretesto per un succedersi di malintesi, situazioni, accadimenti in cui i personaggi si nascondono, si spiano e si intralciano a vicenda. e la regia frizzante e briosa di Damiano Michielettosa valorizzare pienamente questo divertissment. A guidare l’orchestra il giovane direttore Francesco Ommassini.
Biglietteria del Teatro: aperta dal lunedi al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tel. 0372.022001 e 0372.022002.
Prezzi dei biglietti: platea/palchi € 55 – galleria € 35 - loggione € 20 (in vendita dal 19 settembre). I biglietti si possono acquistare anche on-line su : www.vivaticket.it
venerdì 6 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 8 novembre, ore 15.30 (turno B)
La scala di seta
Farsa comica in un atto
Libretto di Giuseppe Foppa tratto dal libretto dell’opéra-comique
L’échelle de soiedi François-Antoine-Eugène Planard
Musica diGioachino Rossini
Edizioni Ricordi
Personaggi ed Interpreti
Giulia
Lucilla
Dorvil
Blansac
Germano
Dormont
Bianca Tognocchi
Laura Verrecchia
Francisco Brito
LeonardoGaleazzi
Filippo Fontana
Manuel Pierattelli
direttore Francesco Ommassini
regia Damiano Michieletto
ripresa da Andrea Bernard
scenee costumiPaolo Fantin
luci Alessandro Carletti
Allestimento originale del Rossini Opera Festival di Pesaro
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO
Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia
Le altre recite:
Brescia,Teatro Grande, 20 e 22 novembre
Pavia, TeatroFraschini, 27 e 29 novembre
Bergamo, Teatro Donizetti, 4 e 6 dicembre
Como, Teatro Sociale, 11 e 13dicembre

Nell’ambito del teatro musicale la farsa giocosa (o comica) fu un genere assai diffuso soprattutto
fra l’ultimo decennio del ‘700 e i primi due dell’800. In Italia, uno dei teatri specializzati in questo tipo di rappresentazioni (derivanti dall’intermezzo settecentesco e caratterizzate dalla breve durata e dalla semplificazione scenotecnica) fu il Teatro San Moisè di Venezia, la cui programmazione era maggiormente rivolta ad un pubblico più popolare rispetto a quello aristocratico della Fenice. E proprio al San Moisè videro la luce tutte e cinque le farse comiche composte dal giovane Rossini, all’epoca all’inizio della sua sfolgorante carriera di musicista. In particolare, il successo delle prime due farse (Cambiale di matrimonio, 1810 e Inganno Felice, 1812) incoraggiò l’allora impresario del San Moisè, Antonio Cera, a commissionare a Rossini altre tre farse giocose, rappresentate l’una a breve distanza dalle altre (due ancora nel 1812, l’ultima nel gennaio 1813). La prima di queste fu La scala di seta, la cui trama riprende alcuni degli elementi tipici del teatro comico settecentesco (un matrimonio segreto, un tutore da beffare, appuntamenti notturni e situazioni equivoche ma divertenti), che Rossini riesce a musicare con intuizioni armonico - melodiche sorprendenti, in un misto di grazia ed eleganza, di ironia e di espressività lirica quasi pre-romantica.
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