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IL FESTIVAL DELLA CULTURA CLASSICA CONTINUA A PIACERE

  • Redazionale
  • 23 set 2015
  • Tempo di lettura: 9 min

Adriana Innocenti


Edizione numero 17 per il seguitissimo Festival di cultura classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti. Il Festival è in scena al Teatro Erba per oltre un mese, a partire dall’1 ottobre e fino al 5 novembre ma contempla anche un appuntamento a febbraio.

L’inaugurazione è affidata all’omaggio, immancabile e scaramantico alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama, dedicato ai poeti lirici greci.


Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva uno spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello, integrati da serate di approfondimento. Per un coinvolgimento di spettatori, insegnanti e studenti in una fruizione consapevole, all’insegna di un dialogo capace di chiarificare la materia poetica e la sua interpretazione, grazie al contributo scientifico di artisti e studiosi.

Torna e si arricchisce di una nuova produzione, ovvero La pentola d’oro, in prima nazionale l’8 ottobre alle 21, la “Maratona plautina” firmata dalla Compagnia Torino Spettacoli che comprende in tutto cinque titoli: la nuova produzione e le riprese Soldato fanfarone, Pseudolo, Commedia degli spettri, Commedia dei gemelli che, nel corso degli anni hanno saputo guadagnarsi il favore del pubblico, collezionando una serie di “esauriti” e di repliche a richiesta. Prosegue così l’attività produttiva specializzata nel commediografo latino, con allestimenti di forte divertimento e coinvolgimento, arricchiti di canti, musiche e danze e prosegue l’attento lavoro di Gian Mesturino e Girolamo Angione per restituire agli spettatori di oggi le opere di Plauto, anche grazie all’apporto di interpreti di talento, chiamati a cimentarsi con un modello insuperato di teatro: “Se non fosse stato per Plauto, il teatro romano non sa­rebbe nemmeno nato. Sarebbe rimasto un'imitazione di quello greco e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito (Indro Montanelli)”.

Ospiti molto attesi della 17esima edizione del Festival Ninetto Davoli e Edoardo Siravo, straordinari protagonisti de Il vantone di Pierpaolo Pasolini dal Miles gloriosus di Plauto e Mario Zucca e Marina Thovez ne La mia Odissea.

Qui di seguito il calendario completo.


Piero Nuti


Teatro Erba – giovedì 1 ottobre ore 21 (ingresso libero su prenotazione)

Compagnia Torino Spettacoli

ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI

Ciò che uno ama - Poeti lirici dell’antica Grecia in scena

a cura di Adriana Innocenti

ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival

serata inaugurale e di presentazione del 17° Festival

Archiloco, Mimnermo, Alceo, Anacreonte, Alcmane, Ibico, Simonide, Pindaro e Bacchilide: "Sono voci poetiche che ci arrivano da lontano. 2600 anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come nostre. Parlano infatti di cose che ci riguardano: la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… ci parlano dei tanti aspetti e sentimenti della vita con una freschezza nativa, con una essenzialità che giunge al cuore delle situazioni”.

Teatro Erba – venerdì 2 e sabato 3 ottobre ore 21 - domenica 4 ottobre ore 16 – lunedì 5 ottobre ore 10

Compagnia Torino Spettacoli


PIERO NUTI LUCIANO CARATTO STEFANO FIORILLO

Cicerone oratore

scritto e diretto da Piero Nuti

L’idea di proporre processi e orazioni dell’antichità nacque negli anni ’50 a Genova, grazie all’incontro tra il professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo in Università e teatri d’Italia. Oggi Piero Nuti ci guida in un percorso culturale di intrigante attualità, tratto dalle Filippiche, le orazioni pronunciate da Cicerone contro Marc’Antonio tra il settembre del 44 a.C. e l’aprile del 45 quelle che lui stesso chiamò Filippiche Antoniane (in riferimento alle Filippiche di Demostene). In esse Cicerone si scaglia contro Antonio e mette in guardia il Senato sul suo operato. Sorprende il grande intuito di Cicerone che vede in Ottaviano diciannovenne, la salvezza di Roma.


T.Erba – ma 6, me 7, lu 12 e ma 13 ottobre ore 10 – da gio 8 a sab 10 e da me 14 a ve 16 ott ore 21 – dom 11 ott ore 16

Compagnia Torino Spettacoli

La pentola piena d’oro (Aulularia)

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Plauto – regia Girolamo Angione

Ecco il nuovo atteso Plauto firmato Torino Spettacoli (è il 5°!). Per il 2015 la scelta si è orientata su Aulularia, ovvero La pentola piena d’oro, commedia dell’avaro per antonomasia. Euclione, appunto il vecchio avaro, gretto e sospettoso, ha trovato una pentola piena di monete d’oro su cui vigila inquieto e alienato da ogni altro interesse, fino a creare lui stesso le premesse del furto che tanto teme. A sua insaputa intanto la figlia, per la quale sta progettando un matrimonio d’interesse, attende un bimbo dal giovane Liconide ed è prossima a partorire. Le due vicende corrono parallele e abilmente articolate in un intreccio di equivoci, e alla fine sarà proprio grazie all’oro rubato a Euclione che giungerà il lieto fine di questa commedia, ricca di scintillanti invenzioni lessicali.


Teatro Erba – sabato 17 ore 21- domenica 18 ottobre ore 16 - lunedì 19 ottobre ore 10

Compagnia Torino Spettacoli

L’imbroglione (Pseudolus)

di G. Mesturino e G. Angione da Plauto – regia Girolamo Angione

Tutta la vicenda gira intorno al servo, vero dominatore della vicenda che, per liberare l’amante del suo giovane padrone ordisce una intricata serie di inganni. Pseudolo è un vero servo-poeta e si dimostra un tale artista nell’invenzione delle beffe da scommettere perfino sul suo stesso imbroglio e ricavarne un profitto personale.


Teatro Erba - martedì 20 ore 21, mercoledì 21 ottobre ore 10

Liceo Teatrale Germana Erba

Le Supplici di Eschilo - Gli Uccelli da Aristofane

regie Girolamo Angione

Il racconto de Le Supplici inizia con lo sbarco di un gruppo di migranti in fuga dall’Egitto, giunti a chiedere asilo in Grecia al re di Argo, e si conclude con la decisione della città di accoglierli come ‘stranieri e insieme nuovi cittadini’, in nome dei diritti sacri dell’ospitalità. Eschilo si rivela il più moderno dei Tragici greci in quanto i contenuti affrontati offrono risposte a quesiti ancora oggi attuali. Il tema trattato, infatti, da una parte rimanda alle violenze di cui i deboli e in particolare le donne sono vittime, dall’altro s’intreccia con la sofferenza dei migranti di oggi che, esuli dai loro Paesi, giungono sulle coste del Mediterraneo a chiedere asilo. Il racconto teatrale si fa orazione civile e riflessione collettiva.

Nella commedia Gli Uccelli due cittadini ateniesi, stanchi di tasse e soprusi, si mettono in viaggio alla ricerca della città ideale che sulla terra non esiste. Ne fondano una fra le nuvole, nel regno degli uccelli: Nubicuculia. Come sempre in Aristofane, il paradosso la vince sulla realtà e, con l’aiuto della fantasia e della comicità, si finisce dritti dalle parti dell’utopia… ma gli uomini sono incorreggibili dappertutto: così la città ideale fra le nuvole assomiglia subito alla peggiore sulla terra: il fondatore ne diventa il tirannello che cuoce arrosto gli uccelli democratici e combina per sé un matrimonio d’interesse con la figlia di Zeus!


Teatro Erba - mercoledì 21 ottobre ore 21

Laboratorio Permanente Scuola di Teatro Giuseppe Erba

Medea

di Euripide - regia Luciano Caratto

Una rivisitazione del mito di Medea nella versione di Euripide, in cui il ruolo di Medea in ogni episodio è affidato a una diversa attrice, ciascuna delle quali mostra una delle tante “maschere” che la stessa Medea assume nella rappresentazione della tragedia. Nel rispetto del testo e delle insolubili contrapposizioni tra visioni del mondo e dell'uomo, con un coro che propone, o impone, gli ideali della “giusta vita”, la complessità del mito è attualizzata e avvicinata ai codici culturali di un pubblico contemporaneo.

Teatro Erba - giovedì 22 e venerdì 23 ottobre ore 21

Compagnia Torino Spettacoli

ADRIANA INNOCENTI

Troiane …2015

da Euripide - adattamento e regia Stefano Fiorillo

Un grido di denuncia radicale della guerra e di ogni potere esercitato dall'uomo sull'uomo. Una guerra vista dagli occhi degli sconfitti, in un defilé tragico di donne che urlano la loro solitudine nella spirale di morte che sono costrette a subire. Ecuba, Andromaca, Cassandra: una regina anziana privata del trono, una vedova devota a cui viene ucciso l'unico figlio erede al trono e una figlia ritenuta da tutti una malata di mente. Tre regine esautorate. Su tutte, incombe il trauma dello sradicamento dagli affetti familiari e la partenza verso un luogo lontano che ha sapore di morte. Su tutte incombe la figura mitica della bella Elena che chiede giustizia. A distanza di due millenni, il capolavoro classico mantiene intatta la sua forza dirompente e la sua denuncia attualissima.


Teatro Erba - sabato 24 ottobre ore 21 - domenica 25 ottobre ore 16

Compagnia Torino Spettacoli

La commedia degli spettri (Mostellaria)

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Plauto – regia Girolamo Angione

L'astuto servo Tranione, è l’inventore di mille trovate esilaranti, il motore dell'azione che si sviluppa in una sequenza di situazioni comiche in cui, ad ogni rimedio escogitato, il precipitare degli eventi impone subito la necessità di trovare una nuova soluzione. Gli fanno da contrappunto il giovane innamorato e il vecchio genitore, in un gioco di equivoci e doppi sensi ai quali la lingua plautina fornisce versatilità. Ma il centro del meccanismo è nell'invenzione del fantasma che si aggira per la casa dalla quale si vuole tenere lontano il padrone perché non scopra le malefatte del figlio.

Teatro Erba - lunedì 26 ottobre ore 10 - martedì 27 e mercoledì 28 ottobre ore 21

Compagnia Torino Spettacoli

La commedia dei gemelli (Menecmi)

di G. Mesturino e G. Angione da Plauto – regia Girolamo Angione

Plauto costruisce il prototipo della commedia degli equivoci ponendo, come protagonisti, due gemelli. Una moglie asfissiante, un’amante da accontentare, un tradimento da occultare, una veste, un bracciale, un suocero, due immancabili servi, mercanti e orafi, continui scambi di persona… sono gli ingredienti di uno spettacolo che valorizza i colpi di scena più spassosi, ridando vita a quel genere di comicità naturale che fa leva sul gioco degli equivoci e che sa strappare il riso facendo ricorso a battute salaci unite alla travolgente caratterizzazione dei personaggi. Fonte inesauribile di ispirazione; tra le più celebri, la Comedy of Errors di Shakespeare e I due gemelli veneziani di Goldoni.

Teatro Erba - giovedì 29 ottobre ore 10 – venerdì 30 e sabato 31 ottobre ore 21

Compagnia Torino Spettacoli

Il Soldato fanfarone (Miles gloriosus)

di G. Mesturino e G. Angione da Plauto – regia Girolamo Angione

I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e sulla scena, a colpo d’occhio, la monumentalità di marmi e capitelli si sovrappone a steccati e pollai di matrice contadina in una divertente e precaria contaminazione di stili di vita e di cultura. Anche il Miles, campione di tracotanza “romanesca”, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, collaborano alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni… in questo crogiuolo di genti ed esperienze, tra soldati veneti e romani, servi napoletani e contadini piemontesi, anche le sfumature dialettali giocano un ruolo, riconoscendo in Plauto il modello di quella straordinaria stagione di teatro popolare che fu la commedia dell’Arte.


Teatro Erba – da giovedì 5 a domenica 8 novembre (da gio a sab ore 21 – dom ore 16)

in occasione dei 40 dalla morte di Pier Paolo Pasolini

Laros

NINETTO DAVOLI EDOARDO SIRAVO

Il Vantone di Pier Paolo Pasolini dal Miles Gloriosus di Plauto

regia Federico Vigorito

Pleusicle ama la bella Filocomasio ed è riamato. Durante una sua assenza, Pirgopolinice, soldato spaccone in cerca di avventure amorose rapisce Filocomasio portandola con sé ad Efeso. Palestrione servo fedele astuto di Pleusicle si affretta subito ad avvertire il suo padrone. Durante il viaggio vien fatto prigioniero dai pirati dai quali viene offerto in dono a Pirgopolinice che porta con sé Filocomasio. I due -il servo e la donna- fingono di non conoscersi e studiano il modo di avvertire Pleusicle che, così, si reca ad Efeso e va ad abitare in una casa contigua a quella del soldato fanfarone, presso il vecchio Periplecomeno, benevolo ma astuto. Fin qui il prologo; d’ora innanzi l’azione scenica. Forata la parete che li divide, i due innamorati si incontrano scambiando gesti d’amore…

Teatro Erba – da martedì 2 a domenica 7 febbraio

(mar 2 e mer 3 feb ore 10 – da gio 4 a sab 6 feb ore 21 – dom 7 feb ore 16)

Ludus in fabula

MARIO ZUCCA MARINA THOVEZ

La mia Odissea

testo e regia Marina Thovez - scene Nicola Rubertelli

musica dal vivo Aco Bocina, mandolino - Manuel Fernando Augusto, chitarra

con Cristina Renda, Federico Palumeri, Patrizia Scianca, Gianluca Iacono, Antonio Paiola , Felice Invernici, Mario Finulli

L’idea di creare una commedia dal vasto tema mitologico dell’Odissea nasce dal desiderio di far rivivere i personaggi che segnano l’inizio della letteratura occidentale nella forma del teatro. Nell’Odissea, come in qualunque opera narrata, l’autore concede raramente ai suoi eroi il privilegio di un monologo o di un dialogo. Ne La mia Odissea, i personaggi occupano tutta la scena, dunque parlano. Con devozione e amorevole divertimento Marina Thovez ha scritto per Telemaco, per Calipso, per Odisseo e non di Telemaco, di Calipso o di Odisseo.

Nell’elaborazione del soggetto non ha mescolato attualità e passato, mondo di oggi e mondo antico, in cui il soggetto nacque. Ha tenuto i due piani separati, usando l’ironia, per richiamare ogni tanto il presente nella mente dello spettatore ricordandogli che quello è un altro mondo. Un mondo poderoso, dove il mito non è favola ma religione. La lotta Odisseo-Calipso non è semplicemente un duetto d’amore, è la lotta tra Dio e Uomo.

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Serate di approfondimento a cura del Prof Pierpaolo Fornaro

Teatro Erba - lunedì 26 ottobre ore 21

Comicità romana e romanesca tra Plauto e Pasolini

C’è nella Roma eterna forse un’eternità di condizione umana che poté una volta almeno placare col sorriso del comico antico l’epocale dolore del poeta moderno.

Teatro Erba - giovedì 29 ottobre ore 21

La morte di Augusto

L’enigma di un sanguinario signore della guerra che instaurò una pace provvidenziale risolto – secondo Svetonio – sul letto di morte.

 
 
 

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