top of page

IL BARITONO QUANTICO CHE AMA FILOSOFEGGIARE E PARLA 5 LINGUE

  • di Alessandra Giorda
  • 28 ago 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

Si è diplomato al Conservatoire Supérieur de Genève e laureato in Musicologia e Letteratura Tedesca all’Università di Ginevra. Ha vinto numerosi concorsi internazionali come Marmande 96-97, Voix Nouvelles 98, Voix d'Or 99, Giuseppe Giacomantonio 2000 e Toulouse 2001, ha proseguito la sua preparazione musicale frequentando masterclasses con Lorraine Nubar, Thomas Hampson, Alain Fondary e Katherine Ciesinski.

La sua carriera è decollata e il baritono Richard Rittelmann ha cantato nei teatri più importanti del mondo dal Teatro Regio di Torino all'’Opéra Comique di Parigi, passando per Taiwan per ritornare in Danimarca senza perdere l'occasione di esibirsi nella terra del Dragone. Ha lavorato con registi molto importanti da Hugo de Ana ad Alagna solo per citarne due.

Baritono acclamato dal pubblico e riconosciuto tra i migliori dalla critica, senza dubbio oltre ad essere un grande artista è un uomo di notevole simpatia, cultura e apertura mentale, tutti questi ingredienti lo rendono speciale . Presto si esibirà in California in occasione del Bullismo Day e ama definirsi un baritono quantico. A brevissimo verrà messo in commercio il CD inciso con il soprano Diana Damrau.

D: Com'è nata la tua passione per il canto lirico?


R: A 11 anni avevo la voce da soprano e il Maestro del coro in cui cantavo mi chiese se volessi fare una parte in un'opera di Wagner. Entrando in questo mondo, seppur timido, mi sono sentito da subito in famiglia. A 16 anni ho frequentato lezioni di canto, poi ho partecipato a vari concorsi e via via la mia carriera ha iniziato a delinearsi.


D: Nel tuo repertorio si evidenziano maggiori compositori esteri: hai una predilezione per loro e meno per quelli italiani?


R: Assolutamente no ! Mi piacciono tutti ! Il punto è che lavoro molto all'estero in Paesi come Svizzera, Germania e Austria. Ho" cantato" Rossini Figaro ne Il Barbiere di Siviglia, Dandini ne "La Cenerentola, Puccini nel ruolo di Marcello in Bohéme e molti altri.


D: Parlami del tuo debutto al Teatro Regio di Torino; l'emozione che non scorderai mai?


R: Ho interpretato Alberti in Werther con la regia di Alagna. E' stato formidabile. Tutti mi dicevano che mi sarei trovato in un teatro molto grande, con un vasto pubblico e che sarebbe stato facile entrare in panico. Appena salito sul palco tutta la mia paura si è volatilizzata come per incanto. Ero perfettamente a mio agio . Inoltre al Regio mi sono trovato bene. Tutti sono competenti nelle loro mansioni e l'atmosfera è molto familiare, sanno farti sentire il calore di casa. Ottimo teatro a 360°.


D: Qual è il compositore italiano che più apprezzi?


R: Puccini ! E' sempre attuale e la sua musica è un massaggio vocale.Non mi stanco mai di cantare Puccini, anche a Nizza ho cantato in Turandot e mi lascio trasportare dalla sua musica che tocca le sfere più profonde dell'anima: è come vedere un film italiano che si addentra sempre nei meandri più nascosti dell'essere umano. La musica di Puccini è un balsamo per l'anima.


D: Parlami delle tue esperineze nella terra del Dragone?


R: Ho cantato spesso in Cina , a Shanghai e in altre città . Là le persone sono rispettosissime . Amano quest'arte italiana del Belcanto e conoscono tutto di ogni artista che si esibisce là, anche il CD che magari non è più venduto in Europa loro lo comprano , ti chiedono l'autografo e sono molto calorosi. Apprezzano l'arte che porti.

D: In quali teatri europei vorresti debuttare?

R: Sono attratto al Liceu di Barcellona e la Scala di Milano.

D: Mentre nel Sol Levante ed in Sud America hai già lasciato traccia?

R: Si ho cantato in Giappone , in Cile e mi sono trovato benissimo benchè le due culture siano differenti, ma ambedue amanti della lirica. Conoscono tutto di te e delle opere . Sono molto affettuosi.


D: Anticipami qualcosa sul tuo attesissimo appuntamento a San Francisco?


R: Si canterò nello spettacolare Golden Gate Theatre un'opera di Menotti dal titolo The Boy Who Grew Too Fast. Sei mesi fa feci un'audizione e ora mi hanno chiamato per l'opera in oggetto. L'evento sarà molto importante con forte risonaza mediatica , poichè è nel periodo del Bullismo Day , che si celebra il 12 ottobre di ogni anno.


D: Presto verrà messo in commercio un CD con te e il soprano Diana Damrau, racconta

R: Si, a presto si potrà acquistare questo CD che è veramente bello e non anticipo nulla per lasciar gustare in pieno musica e canto. Con Diana , che è una vera tedesca che non si stanca mai, lavora senza sosta , viaggia in continuazione e anche se stanchissima è sempre una star.Un vera macchina da guerra . Grande donna e grande artista, un'antidiva per eccellenza. Lavorare con lei è stato un vero piacere.

D: Chi sei nel privato?

R: Sono un uomo semplice che ama viaggiare e conoscere culture diverse, poichè ritengo aiuti ad aprire la mente. Mi piace incontrare nuove persone e paralre di tutto compresa la filosofia. Parlo 5 lingue e amo definirmi un baritono quantico che si adegua dalla musica barocca a quella contemporanea. Ascolto tutti i tipi di musica e mi piace tanto quella moderna.


 
 
 

Comments


bottom of page