CONOSCIAMO MEGLIO GAETANO DONIZETTI
- di Alessandra Giorda
- 25 ago 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Nasce la rubrica settimanale dove conosceremo un compositore alla volta con un linguaggio semplice e alla portata di tutti . A presto la rubrica in oggetto sarà anche video.
Iniziamo con un esponente del panorama lirico dell'opera romantica italiana dell'800: Gaetano Donizetti.
Nato a Bergamo il 29 novembre 1797 da una famiglia di umile condizione (padre guardiano al Monte dei Pegni e madre tessitrice), successivamente viene ammesso alle lezioni caritatevoli di musica dirette da Mayr, ove studia specialmente il canto e inizia lo studio del contrappunto. Si perfeziona poi nella composizione a Bologna con il maestro G. Pilotti e con S. Mattei, giungendo così alle soglie della carriera artistica ricco di buona cultura teorica e di pratica esperienza. Donizetti fu membro della Massoneria e degli Illuminati.
Don Pasquale
Un'incredibile facilità gli permette di scrivere, in ventisei anni di attività creatrice, più di 60 opere. La prima , Enrico conte di Borgogna, ( a Venezia) è del 1818 mentre il suo capolavoro è datato 1844 con l'opera buffa Don Pasquale.
Come Rossini anche Donizetti contribuisce al repertorio dell'opera buffa:La fille du régiment , L'elisir d'amore ,il Don Pasquale e altre, ma non raggiunge la formidabile baldanza nè l'estro indiavolato di Rossini. Donizetti introduce altri elementi , tra cui una certa malinconia, infatti lo si può considerare l'ultimo grande rappresentate dell'opera buffa in generale, la quale dopo di lui non farà che qualche rara apparizione.
La fille du régiment
Profondo e durevole è stato il suo contributo all'opera romantica italiana, ed è in lui che più tardi l'arte di Verdi troverà una delle sue fonti principali.In questo genere Donizetti ci ha dato molte opere di successo: Anna Bolena, Lucia di Lammermoor, La favorita, Linda di Chamounix e altre. Ci troviamo qui davanti al romanticismo musicale più puro e più nettamente caratterizzato.Un' opera come Lucia di Lammermoor, celebre ancora oggi e presente sui cartelloni della maggior parte dei teatri lirici più importanti in Italia e nel mondo, è particolarmente significativa al proposito e può essere senz'altro considerata una delle più importanti della sua epoca.
Lucia di Lammermoor con Desirée Ranatore
Come il libretto del Gugliemo Tell , anche il soggetto di Lucia di Lammermoor, tratto da un romanzo dello scrittore scozzese Walter Scott, è assai indicativo dello spirito romantico che anima l'opera e che si realizza in strutture musicali adeguate: il coro dei cacciatori del primo atto, l'atmosfera di tempesta all'inizio del secondo atto ,che ricorda da vicino quella evocata da Verdi nell'ultimo atto di Rigoletto o quella del primo quadro di Otello.
Duetto tra Lucia ed Enrico in Lucia di Lammermoor
Da evidenziare la melodia caratteristica del duetto fra Lucia ed Edgardo nel primo atto dove si gettano le basi di un procedimento tipicamente romantico che prennuncia i mezzi espressivi così largamente impiegati da Verdi e soprattutto da Wagner. Con riferimento al bel canto e alla sua funzione in quest'opera va sottolineata una cadenza vocale "a due " tratto dal duetto tra Lucia ed Enrico del primo atto. Questo tipo di scrittura è destinato ad esercitare un'influenza durevole sullo stile vocale del XIX secolo e ne troveremo altri esempi in numerose opere di Verdi.
Donizetti passò gli ultimi 4 anni della sua vita in uno stato di completo disordine mentale e dovette essere ricoverato in una casa di cura a Parigi, poi nella sua città natale a Bergamo dove morì l'8 aprile 1848.
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