UNA PERFETTA VIOLETTA VALERY A TORINO CON LA RANCATORE
- di Alessandra Giorda
- 22 lug 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Continua con interesse di pubblico e critica il progetto THE BEST OF ITALIAN OPERA promosso dal Teatro Regio in occasione di Milano Expò 2015.
Ieri sera al Teatro Regio di Torino grande successo , come nelle due precedenti recite, per la Traviata . Un cast ben nutrito ha regalato forti emozioni da Piero Pretti ( Alfredo) a Luca Salsi ( Giorgio Germont) e tutti gli altri cantanti piacevoli nei loro ruoli. Ovazione per la Rancatore ( Violetta Valéry) in ottima forma in un ruolo che conosce alla prefezione sia in ogni dettaglio musicale che nelle perfette doti recitative. Misurata ed elegante in scena ha emozionato , fatto gioire e trasmesso in maniera forte il suo dramma. Un Violetta Valery vera e profonda. La Rancatore non smette mai di riconfermare il suo grande talento. Numerosi minuti di applausi e consensi hanno ricompensato i talentuosi cantanti e in partcolare il soprano palermitano . Lodi al direttore d'orchestra Francesco Ivan Ciampa, e alla regia di Laurent Pelly senza dimenticare le scene Chantal Thomas che hanno regalto una versione rivista e migliorata de la "Traviata" dello scorso anno nel seconso e terzo atto.

DUE PAROLE SU LA TRAVIATA
La Traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi tratta dal romanzo di Dumas figlio, "La signora delle camelie". In quel periodo , il compositore italiano, nato a Le Roncole, conviveva con la ex cantante Giuseppina Strepponi e infastidito dal mormorio della gente per la loro convivenza, in una lettera a Cesare De Sanctis ( compositore italiano), nonostante non amasse sbilanciarsi in commenti ,scrisse :" a Venezia faccio La dama delle camelie che avrà per titolo la Traviata. Un soggetto dell'epoca. Un'altro non lo avrebbe fatto per i costumi, per i tempi e mille altri goffi scrupoli".
Questa storia d'amore e morte disturbava l'alta società dell'epoca perchè il figlio di un'aristocratico s'innamora di una prostituta amante di un membro dell'alta società. I cardini del dramma sono amore e morte. Rappresentata per la prima volta alla Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 " fu un vero fiasco" come disse Verdi. Più tardi verrà riconosciuta una delle più grandi opere di Verdi e attualmente rappresentata in tutti i teatri del mondo.
UN COMMENTO A CALDO
In una breve intervista a Nadia Imperiali, a una persona presente in sala, che nulla ha a che fare con il mondo della lirica, se non per passione ed educazione musicale, mi ha colpito il contenuto che, miei carissimi lettori e lettrici di tutto il mondo, sottopongo alla Vostra attenzione:

D: Cosa ti ha trasmresso questa serata qui al Regio di Torino?
R: Ho"la pelle d'oca" per la recitazione che la Rancatore ha appena concluso. Non la conoscevo affatto, ma non me la potrò scordare per bravura, capacità di arrivare al pubblico ed estensione vocale. Morire in scena coplisce sempre è un pò la metafora della vita. Un cast eccezionale che ha avuto la capacità di rapire lo spettatore portandolo a contatto con se stesso per una profonda riflessione introspettiva. Siamo tutti presi dalla frenesia di una vita che corre e che poco spazio lascia al contatto con se stessi, ossia alla parte veramente importante che ognuno di noi ha il dovere di coltivare per non perdersi.
D: Cosa ti ha colpito della parte scenografica?
R: La sobrietà e l'abitità di cambio di scena pur mantenendo immutata grande parte stessa . Come se tutto potesse cambiare con un clic .Nel terzo atto spettacolare il lampadario ricco e di forte impatto che cappeggia su una scenografia sobria e pulita.
D: Sei una madre di tre figli, cosa pensi dell'opera lirica nei confronti dei più giovani?
R: Credo che sia mio preciso dovere, in qualità di genitore, far conoscere a mio figlio più piccolo, poichè gli altri sono già adulti, anche la lirica. La musica è una con mille sfaccettature e generi , l'importante e portare i propri figli a conoscere , poi loro faranno le scelte che più di addicono alla loro personalità.
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