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CAVAZZIN : IL TENORE ECCELLENTE CHE EMOZIONA E CHE L'ESTERO CI INVIDIA

  • di Alessandra Giorda
  • 31 mag 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

Umiltà, carattere, determinazione, simpatia e riconoscenza , questi gli ingredienti che fanno di Diego Cavazzin un uomo eccellente . Qualità vocali, grande studio e ottime interpretazioni lo rendono un tenore prezioso che quando lo si ascolta arriva dritto al cuore colpendo e affondando lo spettatore.. Poco conosciuto in Italia, come accade per la stra grande maggioranza dei cananti lirici importanti che nella Patria del Belcanto fanno fatica ad emergere, ma che all'Estero vengono osannati. Una vera e propria vergogna per l'Italia , dove le Istituzioni non fanno nulla o ben poco, per salvaguardare e incentivare un patrimonio così importante come la lirica. Al Televisionario2 nell'intervista a seguire Cavazzin si racconta tra pubblico e privato.


D: Come nasce l'amore per il canto lirico?


R: Mi sono innamorato della lirica quando ho ascoltato Corelli e Del Monaco. Da allora è un qualcosa che fa parte di me.


D: Quali sono i personaggi che ti danno più emozioni quando li interpreti?


R: Quando interpreto il Duca in Rigoletto o Pinkerton in Madama Butterfly faccio fatica, mentre in Radames in Aida o Turiddu in Cavalleria Rusticana esprimo il meglio di me stesso. Sono un guerriero nella vita e sul palco.

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D: Quanti sacrifici e ore di studio per la tua carriera?


R: Non si smette mai di studiare . Il mio lavoro di studio è stato un'impresa titatinica: in 4 anni 17 ruoli ! Ora sono più rilassato. I ruoli importanti sono tutti pronti ! Prima studiavo dalle 8 alle 10 ore al giorno, ora studio 4 ore. E' il mio unico lavoro e dò tutto me stesso.


D: Quanto è difficile emergere in quest'Italia che poco s'accorge dei talenti che ha?


R: E' molto difficile. Non sono più un ragazzino e avendo iniziato tardi la carriera lirica ne pago lo scotto. Soprattutto in Italia dove per emergere solo il talento sempre non basta. Ringrazio i miei suoceri , genitori e mia moglie che mi sono stati sempre vicino e credono in me e che mi aiutano. Ti confesso che diversamente avrei mollato tutto. Il loro amore e il loro aiuto sono un valore inestimabile.

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D: Oltre alla tua famioglia chi ti ha aiutato nella tua carriera?


R: Rita Antognazzi è la mia mamma adottiva , mi ha scoperto e dato l'impostazione. Il mio papà musicale è Aldo Ruggiano con il quale studiavo talmente tante ore che alla fine lui mi diceva :" vai a casa che sono sfinito". Pensa che non ha mai voluto esssere pagato. A queste due persone posso solo dire grazie ed essere riconoscente per sempre.


D: Quali i tuoi prossimi impegni?


R: Il 5 luglio saro a Peccioli, in provicìncia di Pisa al Festival delle 11 lune : sarò Alfredo in Traviata. A fine agosto volerò in Giappone per 4 concerti e poi c'è un altro evento molto importante all'estero , che per ora è blindatissimo e non posso dire nulla.

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D: Quali sono i tuoi sogni per la tua vita professionale?


R: Ne ho uno grandissimo : cantare al Metropolitan di New York e poi vivere in maniera decorosa del mio lavoro.


D: Un evento recente che ti ha riempito di soddisfazioni?


R: Sono stato invitato ad una searata in una villa nel varesotto con una cinquantina di ospiti molto importanti e competenti nel settore lirico. Al termine delle mie esibizioni ho ricevuto talmente tanti applausi e commenti positivi che mi sono commosso. Un invitato si è avvicinato e ha commentato : " non ho mai ascoltato un tenore così talentuoso. Lei mi ha colpito e ha doti vocali che pochi hanno."











 
 
 

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