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SUCCESSO PER TURANDOT ALLA SCALA DI MILANO

  • Redazionale
  • 1 mag 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Grande successo questa sera per Turandot di Giacomo Puccini alla Scala di Milano e seguitissima la Premiére su Rai 5.Scrosciare di applausi a tutto tondo. Successo a 360 gradi per tutti dai cantanti, fantastica Maria Agresta nei panni di Liù, e per tutti coloro che hanno lavorato a questo capolavoro.

Questa «Turandot», che presenta una scena ricorrente tutta rossa a simbolizzare il palazzo della principessa cinese, è stata messa in scena, per la prima volta, nel 2002 ad Amsterdam dal regista Nikolaus Lehnhoff e qui ripresa con alcune variazioni (le scene sono di Raimund Bauer). Come lo spettacolo di allora, ripropone il finale dell’opera composto da Luciano Berio, e non quello di Franco Alfano, più comunemente eseguito. Questo finale scelto per l’opera incompiuta di Puccini viene eseguito per la prima volta in forma scenica alla Scala. Berio lo compose nel 2001 riprendendo per la prima volta 23 dei complessivi 30 schizzi lasciati da Puccini; la prima assoluta fu diretta da Riccardo Chailly nel 2002 al Festival delle Canarie.

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Nel foyer non si è parlato d'altro che dei disordini: tutti si sono riconosciuti nelle parole del commissario unico Giuseppe Sala, «una festa rovinata, è un peccato in un momento come questo con tutto il Paese raccolto intorno ad Expo. Le idee si rispettano ma è difficile capire le idee di questi violenti». Da Livia Pomodoro ad Anna Maria Tarantola, da Gabriella Magnoni Dompé a Emanuele Fiano, la sensazione è che la festa di Expo sia stata funestata. Giorgio Armani ha commentato: «C'era da aspettarselo, la cosa non ci ha colti di sorpresa, peccato. Capisco le ragioni di chi manifesta per le sue idee ma sono contrario alla violenza». «Non bisogna ingigantire questi fatti, perché in tutte le città d'Europa si verificano simili episodi», è stato il commento dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «In questo caso si tratta di nuclei di puri violenti che rischiano di rovinare il lavoro di tanti», ha concluso Napolitano.

Sul podio Riccardo Chailly, al debutto in veste di Direttore Principale del Teatro alla Scala. Sul palco reale Matteo Renzi, anche lui al debutto alla Scala in veste di presidente del Consiglio. Al suo fianco l’ex presidente Giorgio Napolitano e i ministri Maurizio Martina e Dario Franceschini. In sala Letizia Moratti, Giorgio Armani, altri politici, imprenditori, investitori di Expo e personaggi del mondo della cultura italiana. E poi il pubblico pagante: i biglietti migliori costavano come quelli di una normale serata, 300 euro compresa prevendita.

 
 
 

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