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OGGI STO DA DIO

  • Redazionale
  • 20 apr 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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dal 21 al 26 aprile al Teatro Gioiello di Torino

SERGIO ASSISI e BIANCA GUACCERO nella divertente commedia OGGI STO DA DIO per il cartellone PFR Per Farvi Ridere

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Dal 21 al 26 aprile (da mar a ven ore 21- sab ore 15.30 e 21 - dom ore 21) cartellone P.F.R. Per Farvi Ridere ospita al Teatro Gioiello di Torino la commedia OGGI STO DA DIO di S. Assisi, L. Gioielli, D. Prato, F. Sabatucci con Sergio Assisi e Bianca Guaccero, e con Fabrizio Sabatucci e Giancarlo Ratti. Le scene sono di Andrea Simonetti, i costumi di Adele Bargilli, la regia è a cura di Mauro Mandolini. Lo spettacolo è una produzione Quisquilie Production. Oggi sto da Dio è un titolo evocativo e abbastanza ottimista da farci immaginare che si tratti di un’affermazione di grande serenità. Ma subito sorge un sospetto: non sarà invece un richiamo inquietante, una convocazione di fronte al ‘capo supremo’? Nello spettacolo il sospetto di una chiamata eccellente viene presto confermato ma, per non farci innervosire, diciamo subito che all’appello, sono stati chiamati tre Santi rappresentanti il nostro Bel Paese: Sant’Ambrogio, San Pietro e San Gennaro.

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Abbandoniamo per una volta l’immagine classica di Inferno e Paradiso. Immaginiamo che il Bene e il Male, Dio e il Diavolo, possano impersonare qualunque ruolo in questo mondo e nelle alte sfere. E proiettiamo i nostri tre Santi in questo non-luogo molto vicino al nostro, in un non-tempo molto vicino al nostro, di fronte ad una segretaria poco ospitale come spesso le nostre. Fin da subito si respira un’aria di comica inquietudine in cui i nostri protagonisti, sottoposti ad un certo stress dovuto all’attesa, dimostrano presto i loro caratteri ed i loro difetti. Sembra che vengano messi alla prova sotto l’occhio severo di una candid camera. Ma qualcosa di più li aspetta. La segretaria informa i tre che Dio, stanco e demoralizzato, sta cercando un sostituto per prendersi una pausa. La scelta del sostituto ricadrà su uno di loro in base all’esito delle prove a cui verranno sottoposti. Devono dimostrare che vale ancora la pena spendersi per sostenere gli altri, che si può migliorare, che si può cambiare. E soprattutto devono dimostrare di essere affiatati e di sapersi aiutare pena la cancellazione dell’Italia e dei suoi abitanti dalla faccia della terra come esempio e monito a tutte le genti.

Il secondo atto sarà l’arena delle prove a cui si sottoporranno Sant’Ambrogio, San Pietro e San Gennaro. Chissà se ce la faranno. Chissà se l’Italia verrà cancellata per sempre. Nonostante la tematica apocalittica, la pièce è una commedia, anche perché i tre santi si faranno in quattro per dimostrare a Dio che gli italiani meritano un’altra chance. E noi sappiamo di cosa sono capaci gli Italiani per dimostrarsi migliori di quanto non siano. In una commedia amara in cui il paradosso è solo il punto di partenza per un cammino fantasioso e riflessivo, tra comiche divagazioni e pensierosi allarmi, gli autori ci portano davanti ad un Dio stanco di assistere alle nostre scelte un po’ scontate, ai nostri limiti, alle nostre frustrazioni ma sempre pronti a ripartire e a bersi un caffè insieme.

 
 
 

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